Medico allievo di Balbis, il suo lavoro più importante è la Flora Sardoa (1837/59) scritto per fornire al Re Carlo Felice informazioni utili per la valorizzazione della Sardegna.
Medico, ebbe molti interessi dalla filosofia alle malattie mentali, abolì tutti i mezzi di coercizione proponendo una psichiatria orientata al dialogo.