Salvatore (Salvador) Edward Luria
Medico e biologo, è stato uno dei fondatori della biologia molecolare, premio Nobel per la Medicina nel 1969.
Salvatore Edoardo (Salvador Edward) Luria, italiano naturalizzato statunitense, è stato una delle figure centrali nello sviluppo delle scienze della vita del XX secolo e i suoi lavori sui fagi e sui batteri hanno gettato le basi per la nascita della genetica batterica e della virologia come discipline indipendenti.
Nato a Torino il 13 agosto del 1912, Luria prese la laurea in Medicina nel 1935 e successivamente il diploma di specializzazione in radiologia. Fu allievo, proprio come Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini, dell'istologo Giuseppe Levi.
Nel 1938 si spostò in Francia per scappare al governo fascista di Benito Mussolini dove per due anni lavorò presso l'Istituto di Radiologia di Parogo, ma dopo appena dua anni, nel 1940, si trovò costretto a trasferirsi negli Stati Uniti per sfuggire alla persecuzione Nazista. Lì iniziò a sulla genetica dei virus e dei batteri, conseguendo risultati fondamentali che gli valsero, nel 1969, il Premio Nobel, condiviso con Delbrück e Hershey.
Grazie all'amicizia con Fermi, Luria ottenne un incarico presso la Columbia University di New York e la possibilità di continuare i suoi studi.
In collaborazione con il biofisico tedesco Max Delbrük, lo scienziato torinese mise a punto la procedura sperimentale e i metodi quantitativi per stabilire l’origine di colonie batteriche resistenti a virus. L’esperimento, noto come "test di fluttuazione", rese possibile l’applicazione dei principi della genetica ai microrganismi. Nel 1951 dimostrò la nascita di cloni mutanti nei fagi e nel 1952 si addentrò nel DNA, percorrendo la strada che portava al nucleo vivente di ogni cellula.
A questo periodo di trionfi fece seguito il buio periodo del maccartismo. Luria fu oggetto di sospetti per le sue idee socialiste e si salvò solo per i successi in campo scientifico. Lo scienziato torinese assunse nel 1947 la cittadinanza americana e insegnò successivamente a Bloomington e al Massachussetts Institute of Technology (MIT), dove condusse importanti ricerche in diversi campi della biologia molecolare, dedicandosi in seguito anche a ricerche sui tumori.
Tra i suoi scritti, si può citare il saggio ritenuto più importante, "La vita: un esperimento non finito", che gli valse il National Book Award per la scienza nel 1974.
Salvador Edward Luria morì a Lexington, nel 1991, a causa di un attacco cardiaco.
A cura di Redazione Torinoscienza