Mario Verde

(
1920
-
1983
)
Letto finora

Mario Verde

Fisico. A Torino tenne la cattedra di Fisica teorica dal 1950 al 1983.

Mario VerdeNacque il 20 giugno 1920 a Taranto. Il padre morì giovane e la madre allevò tra le privazioni i quattro figli. Mario riuscì a studiare vincendo borse di studio per il merito. Fu primo vincitore al concorso nazionale di ammissione alla Scuola Normale Superiore di Pisa nell'autunno 1938. Ancora studente, ebbe una borsa di studio (autunno 1941-primavera 1942) presso il prof. W. Heisenberg dell’Università di Lipsia. Lì preparò una tesi sul problema del rallentamento di neutroni in sostanze idrogenate.

Si laureò nel 1942 all'Università di Pisa il 30 giugno 1942 con lode. Seguì dal 1 luglio 1942 il corso dell'Accademia Navale a Livorno per sottotenente di complemento delle Armi Navali. Imbarcato sull'incrociatore Cadorna, partecipò ad operazioni di guerra dal 5 dicembre 1942 al 20 marzo 1943. Dall'Istituto Superiore di Elettrotecnica della Regia Marina fu assegnato a Venezia ad occuparsi di individuazione e neutralizzazione di mine magnetiche. Dopo l'8 settembre 1943 riuscì a rifugiarsi a Firenze presso Santoli, professore di Letteratura tedesca, e quindi a raggiungere Roma. Dopo la liberazione di Roma E. Amaldi e G. C. Wick gli trovarono un posto, precario, all'Istituto di Fisica. Alla fine del 1946 ottenne una borsa presso l'Università di Zurigo. Dal l° aprile 1947 divenne assistente del prof. Paul Scherrer all'ETH (Politecnico Federale di Zurigo).

Fu, nel 1950, primo vincitore del concorso di Fisica Teorica bandito dall'Università di Napoli; accettò l'offerta fatta a Torino dai professori Romolo Deaglio e Gleb Wataghin e ricoprì la cattedra di Fisica Teorica dal 1 dicembre 1950. Fondò la Scuola di Specializzazione in Fisica Nucleare dell'Università di Torino, di cui fu il direttore fino al 1983. Diresse l'Istituto di Fisica Teorica dell'Università di Torino dal 1950 al 1972. Fondò il Centro di Calcolo dell'Università di Torino (allora situato dentro l'Istituto Fisico) che diresse per quattro anni, dal 1968 al 1972.

Con Deaglio promosse il corso di laurea in Scienze dell'Informazione, tra i primi del genere in Italia insieme a Pisa e Bari. Ebbe difficoltà comprensibili ad adattarsi, dal 1968, alla conflittualità che si trascinò sia nel Centro di calcolo che nell'Università per parecchi anni. Cedette quindi la direzione dell'Istituto di Fisica teorica nel 1972 mentre il Centro di calcolo, diventato difficilmente gestibile, fu portato in via S. Massimo (fu infine conglobato nel CSI regionale). Continuò fino alla fine ad occuparsi della Scuola di Specializzazione in Fisica nucleare.
La morte lo colse improvvisamente il 4 luglio 1983.

A cura di Vittorio de Alfaro