Marie Curie
Chimica e fisica, prima donna a ricevere il premio Nobel, che ottenne sia per la fisica che per la chimica.
Maria Sklodowska, conosciuta anche come Marie Curie, nacque a Varsavia (Polonia) il 7 novembre 1867. Figlia di un insegnante di scuola superiore, iniziò gli studi con il padre proseguendoli a Varsavia ed infine all'Università della Sorbona di Parigi, conseguendo le lauree in chimica e in fisica.
A Parigi conobbe Pierre Curie, scienziato già noto ed insegnante alla Sorbona, e lo sposò nel 1895. Nel 1897 nacque la prima figlia Irène, e nel dicembre del 1904 la seconda, Eve. I coniugi Curie, lavorando insieme, scoprirono nei sali di torio proprietà radioattive simili a quelle che poco prima aveva scoperto H. Becquerel nei sali di uranio. Dopo anni di studi arrivarono ad isolare due nuovi elementi radioattivi: il polonio, così chiamato in onore delle origini di Marie, e il radio.
Marito e moglie non brevettarono il metodo di estrazione: volevano che tutti potessero produrre liberamente il radio per il bene dell'umanità poichè si era scoperto che il nuovo elemento era in grado di combattere il cancro.
Insieme al marito Pierre Curie ed a Antoine Henri Becquerel, Maria Sklodowska-Curie ricevette - prima donna della storia - il premio Nobel per la fisica nel 1903. Otto anni dopo, nel 1911, fu insignita di un altro premio Nobel, questa volta per la chimica.
Dopo la tragica morte del marito avvenuta nel 1906, Marie Curie continuò a lavorare nel suo laboratorio, venne chiamata alla cattedra alla Sorbonne e riuscì a isolare il polonio puro e il radio puro.
Marie Curie morì il 4 luglio del 1934 di anemia perniciosa in conseguenza della lunga esposizione alle sostanze radioattive.
A cura di Redazione Torinoscienza