Giovanni Zeno Giambelli

(
1879
-
1953
)
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Giovanni Zeno Giambelli

Uno dei più brillanti allievi di Corrado Segre, Giambelli si distingue, nell’ambito della scuola di geometria algebrica italiana, per la sua fiducia nella superiorità della formalizzazione algebrica della teoria nei confronti dei metodi geometrico-intuitivi.

Nato a Verona il 29 giugno 1879, consegue la laurea in Matematica a Torino, rivelandosi uno dei più brillanti allievi di Corrado Segre, che lo avvia alla geometria enumerativa, stimolandolo a cimentarsi con il quindicesimo problema di D. Hilbert.

Passato all’Università di Genova come assistente di Geometria proiettiva e descrittiva, vince il concorso a cattedra nel 1911, divenendo professore di Geometria a Cagliari. Due anni più tardi si trasferisce a Messina, dove insegna fino al collocamento a riposo, nel 1949.

Fra i contributi più rilevanti delle sue ricerche spiccano alcune celebri formule di geometria enumerativa, che portano ancor oggi il suo nome, e la soluzione generale del difficile problema degli spazi plurisecanti, già affrontato da Mario Pieri, che Giambelli ottiene nel 1903. Tale ricerca è compiuta durante il periodo torinese ed è pubblicata all’Accademia delle Scienze di Torino, su relazione di Corrado Segre e Giacinto Morera che sottolineano "la singolare maestria nell’introduzione di convenienti simbolismi algebrici".

Protagonista fra il 1912 il 1916 di un’accesa polemica con Francesco Severi, Giambelli si distingue, nell’ambito della scuola di geometria algebrica italiana, per la sua fiducia nella superiorità della formalizzazione algebrica della teoria nei confronti dei metodi geometrico-intuitivi.

Si spegne a Messina il 31 dicembre 1953.

A cura di C.S. Roero