Ettore Passerin d'Entrèves

(
1914
-
1990
)
Letto finora

Ettore Passerin d'Entrèves

Professore ordinario nell’Università cattolica di Milano, passò poi alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino. Proseguì il suo insegnamento nella Facoltà di Scienze politiche, costituitasi – anche per sua iniziativa – nel 1969.

Ettore Passerin d'EntrèvesNato a Torino nel 1914, si laureò nel 1936 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino discutendo con Gioele Solari una tesi sul pensiero di Cesare Balbo tra il 1821 e il 1824. La tesi di laurea è all'origine del volume La giovinezza di Cesare Balbo (1940), dove l'autore manifestava quell'interesse per i problemi politico-religiosi che avrebbe caratterizzato l'intera sua produzione scientifica. Partecipò alla Resistenza nella natia Valle d'Aosta, poi fu professore di Storia del Risorgimento nella Facoltà di Lettere dell'Università di Pisa (1948-61) e ricoprì la cattedra di Storia moderna nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano (1961-65). Nel 1965 ottenne la cattedra della stessa materia nella Facoltà di Giurisprudenza nell'Ateneo torinese, e a quella cattedra affiancò l'incarico di Storia contemporanea. Costituitasi nel 1969 a Torino la Facoltà di Scienze politiche, della quale fu uno dei promotori, insegnò in tale Facoltà fino al 1985, allorché fu collocato fuori ruolo.

«Cattolico democratico e riformatore» (com'è stato giustamente definito), si schierò contro la proposta di abrogazione della legge sul divorzio. Le sue ricerche riguardano il giansenismo toscano tardo-settecentesco (di cui si occupò in una serie di notevoli contributi apparsi tra il 1952 e il 1954 nella rivista livornese «Quaderni di cultura e storia sociale»), la formazione dell'unità d'Italia (L'ultima battaglia politica del conte di Cavour. I problemi dell'unificazione, 1956), il complesso mondo della Germania ottocentesca, cui dedicò il suo ultimo libro, Guerra e riforme. La Prussia e il problema nazionale tedesco prima del 1848 (1985).

Per farsi un'idea adeguata della vastità d'interessi e dell'intelligente laboriosità di Passerin d'Entrèves non bisogna trascurare i suoi corsi universitari pubblicati sotto forma di dispense, i saggi - anche di storia contemporanea - che videro la luce in sedi diverse (opere collettanee, riviste), il sostanzioso volumetto La Rivoluzione francese (1958). Assidua fu la sua collaborazione alla «Rivista di storia e letteratura religiosa», che cominciò a uscire a Torino nel 1965. Morto ad Aosta nel 1990, sono preziose le raccolte postume La formazione dello stato unitario (1993), Religione e lotta politica nell'Ottocento europeo (1993), La Toscana civile. Lotte politiche e correnti culturali tra Sette e Ottocento (1994).

A cura di L. Guerci