Ettore Passerin d'Entrèves
Professore ordinario nell’Università cattolica di Milano, passò poi alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino. Proseguì il suo insegnamento nella Facoltà di Scienze politiche, costituitasi – anche per sua iniziativa – nel 1969.
Nato a Torino nel 1914, si laureò nel 1936 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino discutendo con Gioele Solari una tesi sul pensiero di Cesare Balbo tra il 1821 e il 1824. La tesi di laurea è all'origine del volume
«Cattolico democratico e riformatore» (com'è stato giustamente definito), si schierò contro la proposta di abrogazione della legge sul divorzio. Le sue ricerche riguardano il giansenismo toscano tardo-settecentesco (di cui si occupò in una serie di notevoli contributi apparsi tra il 1952 e il 1954 nella rivista livornese «Quaderni di cultura e storia sociale»), la formazione dell'unità d'Italia (L'ultima battaglia politica del conte di Cavour. I problemi dell'unificazione, 1956), il complesso mondo della Germania ottocentesca, cui dedicò il suo ultimo libro, Guerra e riforme. La Prussia e il problema nazionale tedesco prima del 1848 (1985).
Per farsi un'idea adeguata della vastità d'interessi e dell'intelligente laboriosità di Passerin d'Entrèves non bisogna trascurare i suoi corsi universitari pubblicati sotto forma di dispense, i saggi - anche di storia contemporanea - che videro la luce in sedi diverse (opere collettanee, riviste), il sostanzioso volumetto La Rivoluzione francese (1958). Assidua fu la sua collaborazione alla «Rivista di storia e letteratura religiosa», che cominciò a uscire a Torino nel 1965. Morto ad Aosta nel 1990, sono preziose le raccolte postume La formazione dello stato unitario (1993), Religione e lotta politica nell'Ottocento europeo (1993), La Toscana civile. Lotte politiche e correnti culturali tra Sette e Ottocento (1994).
A cura di L. Guerci