Martin Rodbell

(
1925
-
1998
)
Letto finora

Martin Rodbell

Medico e ricercatore, studiò gli adipociti e come venivano regolati dall'insulina, premio Nobel nel 1994.

Martin RodbellMartin Rodbell nacque nel dicembre del 1925 da una famiglia borghese a Baltimora nel Maryland. Quando iniziò a frequentare le scuole, le materie scientifiche non erano considerate molto educative, per cui i suoi studi furono principalmente concentrati sulle materie umanistiche ed in particolare sulle lingue come il latino, il greco, il tedesco ed il francese.

Due vicini di casa appassionati di chimica e matematica lo portarono ad interessarsi anche di scienza e ad iscriversi nel 1943 alla Johns Hopkins University. Tuttavia appena iscritto fu richiamato in marina e mandato nel Pacifico contro i Giapponesi. Durante questi anni lavorò come operatore radio, per cui ebbe occasione di viaggiare su diverse navi tra le Filippine, la Corea e la Cina. Come lui stesso ha dichiarato venedo a contatto con tante e diverse culture sviluppò: "un sano rispetto per la condizione umana".

Rientrato negli Stati Uniti riprese l'Università alla Johns Hopkins iscrivendosi a Medicina. Mentre i primi due anni, ricchi di competitività tra gli studenti, non sembrano avergli trasmesso molto entusiasmo, gli ultimi anni lo entusiasmarono alla biologia e all'embriologia tanto da indurlo ad affrontare una tesi in Biochimica.

Proprio in questo periodo, 1950, sposò Barbara Ledermann che era arrivata in America l'anno precedente dall'Olanda dove era rimasta nascosta per evitare la deportazione ad Auschwitz che aveva interessato tutta la sua famiglia. Con la moglie, Martin si trasferì a Seattle a lavorare nel dipartimento di Hans Neurath sul metabolismo dei fosfolipidi, le molecole che compongono la membrana, e sull'ATP una molecola responsabile della biosintesi.

Ottenuto il dottorato nel 1954, si trasferì prima a Urbana nell'Illinois ed in seguito all'NIH (National Institute of Health). Nel 1960 lasciò l'America per Bruxelles. In questa università imparò tecniche che permettevano con l'uso di raggi X di localizzare molecole marcate con trizio radioattivo sulla membrana cellulare.

Il suo rientro negli Stati Uniti lo vide lavorare all'istituto di patologie metaboliche dove, dopo vari mesi passati a distruggere il tessuto adiposo, scoprì come l'enzima collagenasi fosse in grado di distruggere la matrice del tessuto liberando intere le cellule adipose dalla componente vascolare.

Questa scoperta cambiò definitivamente il corso della sua ricerca e della sua carriera. A metà degli anni sessanta, decise di prendersi un anno sabbatico che trascorse a Ginevra dove nel 1967 iniziò a lavorare per l'istituto di Biochimica clinica. In questo periodo, sino al 1983, approfondì il ruolo dell'AMP e del GMP sugli adipociti e studiò come venivano regolati dall'insulina.

Per questo nel 1994, insieme a Alfred Gilman dell'Università del Texas, gli fu conferito il premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina.
Martin prese molto seriamente il ruolo pubblico che la vittoria del premio Nobel gli aveva attribuito e dedicò i due anni successivi a tenere letture e conferenze nei collegi e nelle scuole superiori. Sfortunatamente questo cessò a causa di una lunga malattia che lo portò alla morte il 7 dicembre 1998.

A cura di Laura Barberis