Edmund Halley

(
1656
-
1742
)
Letto finora

Edmund Halley

Astronomo, matematico e fisico, studioso dei moti lunari fu il primo a calcolare con precisione l’orbita dell'omonima cometa a lui dedicata.

Edmund HalleyEdmund Halley, figlio di un ricco commerciante di sapone del Derbyshire nacque nel 1656 presso Londra. Giovanissimo, a partire dal 1673, collaborò con Flamsteed, l’astronomo reale, che di lui scrisse in una comunicazione alla Royal Society: “Edmond Halley, a talented young man of Oxford, was present at these observations and assisted carefully with many of them.” (n.d.r. Edmund Halley, un giovane talento di Oxford, fu presente a queste osservazioni e mi assistì in maniera scrupolosa).

Ancora all’università, collaborò, il 21 di Agosto del 1676, all'osservazione di un'occultazione del pianeta Marte da parte della Luna.

Nel novembre dello stesso anno interruppe gli studi per intraprendere una crociera verso l'isola di Sant'Elena dalla quale ritornò, nel 1678, con i dati osservativi per la compilazione di un catalogo stellare del cielo meridionale che pubblicò a soli ventidue anni. Passando alla storia, per quest’opera, come il Flamsteed del cielo australe. (n.d.r. Flamsteed, nello stesso periodo, aveva compilato un catalogo simile per l’emisfero boreale).

Nel 1678 terminò i suoi studi e venne accolto alla Royal Society, di cui fu il membro più giovane.

Propose l’uso del transito di Mercurio o di Venere sul Sole per determinarne la distanza e quindi poter svelare le distanze assolute tra i pianeti del sistema solare, applicando la terza legge di Keplero.

Si dedicò anche allo studio dei fluidi, alla determinazione della scala termometrica, al magnetismo terrestre e allo spostamento dei poli magnetici. Disegnò inoltre la prima carta meteorologica del mondo. Fu Halley ad incitare Isaac Newton a pubblicare i suoi Principia mathematica riconoscendo in lui il genio.

Fu il primo scienziato a calcolare il moto di una cometa. Predisse il ritorno della cometa che oggi porta il suo nome. Dedicò l’ultima parte della sua vita allo studio del complesso moto lunare.

A cura di Marco Prunotto