Christiaan Huygens
Fisico, matematico e astronomo olandese.
Nasce a L’Aia da una famiglia benestante e prestigiosa, grazie alla quale ha modo di entrare in contatto fin da ragazzo con importanti uomini di scienza come Cartesio e Mersenne.
Studia matematica e legge all’Università di Leida e al Collegio di Orange a Breda; le sue prime pubblicazioni riguardano problemi di geometria.
A partire dal 1654 si dedica alle osservazioni astronomiche e al miglioramento delle lenti dei telescopi. Grazie a questa tecnica scopre la vera forma degli anelli di Saturno e ne osserva per la prima volta un satellite, Titano.
Le misurazioni astronomiche gli richiedono strumenti in grado di calcolare il tempo in modo preciso e questo porta Huygens a costruire nel 1656 il primo orologio a pendolo. In seguito sperimenta anche orologi destinati alla determinazione della longitudine in mare, problema che lo accompagnerà per tutta la vita. A questo scopo studia le proprietà della cicloide e inventa il pendolo cicloidale. L’opera più importante in cui presenta questi suoi risultati e discute le basi teoriche collegate è
Huygens stabilisce fitti contatti con i gruppi scientifici inglesi e nel 1663 viene eletto membro della Royal Society, fondata in quegli anni. Nel 1665 Luigi XIV gli offre una rendita per stabilirsi a Parigi e organizzare la nascente Académie Royale des Sciences. Fra il 1666 e il 1681 vive principalmente a Parigi, esclusi alcuni periodi di malattia in cui ritorna in Olanda. In questi anni dimostra la conservazione del momento negli urti, contro l’ipotesi di Cartesio, e teorizza la natura ondulatoria della luce, esposta nel suo
Dal 1681 alla sua morte Huygens vive in Olanda, tranne che per un soggiorno a Londra in cui conosce Newton, e in questo periodo si occupa, tra l’altro, della possibilità che esista vita extraterrestre.
La figura di Huygens è quella di uno scienziato che partecipa attivamente alla vita dei circoli scientifici grazie ai quali proprio in quegli anni si sviluppa la scienza moderna. I suoi ampi studi sulla meccanica, che permettono di collegare la cinematica alla dinamica, e quelli sulle onde permettono di collocarlo fra i più importanti fisici di tutti i tempi.
A cura di Paola Cuneo