Ipazia di Alessandria
Matematica, filosofa e astronoma greca. Rappresentante della scuola neoplatonica, fu uccisa da una folla di cristiani in tumulto.
Ipazia nasce ad Alessandria d'Egitto e fu una tra le prime donne a contribuire allo sviluppo delle scienze matematiche.
Figlia di Teone, insegnante e studioso di matematica e astronomia, Ipazia fu prima sua allieva, poi collaboratrice e successivamente, a partire dal 393, a capo della scuola alessandrina, dove teneva lezioni di matematica e filosofia, nello specifico quella neoplatonica, sulla quale basò i suoi insegnamenti e la sua vita, finalizzata alla ricerca della verità.
Non sono stati ritrovati suoi scritti, per cui non si conosce il contributo effettivo di Ipazia alla scuola di Alessandria; alcune testimonianza della sua attività sono giunte a noi grazie alle lettere del suo allievo Sinesio, che nel 399 scriveva a Ipparco, Tolomeo e i successivi astronomi, attribuendo l'eredità della sua conoscenza ad Ipazia, sua maestra.
All'epoca Ipazia era simbolo di dottrina e scienza, purtroppo percepito negativamente dai Cristiani, che la accusavano di dedicarsi a rituali pagani e magici. Ci sono varie versioni riguardanti la morte di Ipazia; sicuramente fu uccisa per mano dei Cristiani.
A cura di Michela Colpo