Guido Ascoli
Matematico, si occupò di analisi, con interessanti contributi nei campi della geometria e della didattica.
Nato a Livorno il 12 dicembre 1887, compie gli studi universitari a Pisa, dove si laurea in Matematica nel 1907 e ottiene un posto di perfezionamento. Rientrato a Livorno dal 1909 al 1932 insegna nelle Scuole medie superiori, a parte il periodo 1916-1918 in cui partecipa alla prima guerra mondiale. Varie sono le sedi in cui opera: Spoleto, Cagliari, Caserta, Firenze, Parma e dal 1920 Torino. Si dedica inizialmente soprattutto alla didattica, pubblicando apprezzati libri di testo per gli Istituti tecnici e i Licei scientifici, ma redige anche brevi note, di contenuto geometrico.
Nel 1920, stimolato dall'ambiente matematico torinese, riprende la ricerca nel campo dell'Analisi e i suoi risultati relativi alle equazioni differenziali a derivate parziali gli consentono di vincere nel 1930 il concorso a cattedra. Nel 1932 è chiamato a Pisa a insegnare Analisi e nel 1934 si trasferisce a Milano, dove rimane fino al 1938 e dal 1945 al 1948. L'interruzione 1938-45 è legata alle nefaste leggi razziali. Nel 1948 ritorna a Torino sulla cattedra di Matematiche complementari e tiene per incarico anche i corsi di Analisi superiore e di Teoria delle funzioni.
La produzione scientifica di Guido Ascoli è incentrata principalmente sull'analisi, con alcuni interessanti contributi anche nei campi della geometria e della didattica.
Fra le ricerche di analisi spicca quella relativa all'equazione di Laplace nello spazio iperbolico, che fornisce risultati importanti nel quadro delle equazioni a derivate parziali di tipo misto, studiate in quegli anni da F.G. Tricomi. Notevole è pure la monografia del 1935, in collaborazione con P. Burgatti e G. Giraud, sulle equazioni a derivate parziali di tipo ellittico e parabolico, che fu premiata dalla Scuola Normale di Pisa. Altri profondi e importanti contributi riguardano alcune applicazioni alla fisica sull'esame del comportamento asintotico, in un dato campo, delle soluzioni di equazioni differenziali ordinarie oppure a derivate parziali, sugli spazi astratti, sull'analisi funzionale lineare, e sull'introduzione del concetto di
Attento alla didattica, opera con dedizione per la formazione e l'aggiornamento degli insegnanti, non solo partecipando all'associazione
Fra i riconoscimenti e le onorificenze si ricordano la croce al merito di guerra, la nomina a socio dell'Accademia dei Lincei, dell'Accademia delle Scienze di Torino e dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, la presidenza della sezione torinese della Mathesis e quella della Commissione italiana dell'insegnamento matematico.
Muore a Torino il 10 maggio 1957.
A cura di C.S. Roero