Giovanni Vailati

(
1863
-
1909
)
Letto finora

Giovanni Vailati

Uno dei maggiori esponenti del pragmatismo italiano. Le sue ricerche spaziano dalla filosofia alla logica matematica, dalla storia delle scienze all’economia politica.

Giovanni VailatiNato a Crema il 24 aprile 1863, Giovanni Vailati muore prematuramente a Roma il 14 maggio 1909.

Si laurea a Torino dapprima in Ingegneria (1884) e poi in Matematica (1888). Nel 1892 è assistente di Giuseppe Peano per il corso di Calcolo infinitesimale e nel 1895 assistente di Geometria proiettiva e poi di Meccanica razionale sulla cattedra di Vito Volterra. Dal 1896 al 1899 tiene nell’Ateneo torinese anche un corso libero di storia della meccanica, di cui restano le tre prolusioni pubblicate. Si occupa attivamente di insegnamento e di problemi legati all’istruzione pubblica. È professore di matematica in numerosi Licei e Istituti tecnici: a Pinerolo, Siracusa, Bari, Como e Firenze.

Su proposta di G. Salvemini è nominato nel 1905 membro della Commissione reale per la riforma della scuola secondaria, per la quale prepara con serietà e competenza i programmi di matematica.

Di cultura vastissima, Vailati è oggi ricordato come uno dei maggiori esponenti del pragmatismo italiano. Le sue ricerche spaziano dalla filosofia alla logica matematica, dalla storia delle scienze all’economia politica. I lavori del periodo torinese risentono l’influsso della scuola di Peano, nel loro carattere di sistemazione, in senso assiomatico, di alcune parti della matematica e più propriamente della geometria.

Con accurate note storiche e filologiche e acute recensioni Vailati contribuisce alla redazione del Dizionario di Matematica, della «Rivista di Matematica» e delle varie edizioni del Formulario Mathematico. Notevoli per acribia e senso critico sono i lavori di storia della matematica su Archimede, Benedetti, Galileo, Saccheri e Torricelli e di storia della logica.

Con entusiasmo Vailati si impegna nella promozione e diffusione degli indirizzi di ricerca di Peano e partecipa attivamente ai congressi nazionali e internazionali di filosofia, di matematica, di storia e di didattica. È membro della Società Italiana per il Progresso delle Scienze.

A cura di C.S. Roero