Alexander von Humboldt

(
1769
-
1859
)
Letto finora

Alexander von Humboldt

Naturalista, botanico ed esploratore tedesco del Settecento, secondo Darwin “il più grande viaggiatore di tutti i tempi”.

Alexander von HumboldtHumboldt fu un grande naturalista ed esploratore tedesco (il più grande viaggiatore scienziato di tutti tempi secondo Darwin). Friedrich Heinrich Alexander von Humboldt nacque a Berlino il 14 settembre 1769. Studiò in varie città tedesche, e cominciò ad interessarsi di storia naturale, compiendo diverse spedizioni in Europa. Risale al periodo in cui risiedeva a Goettingen (1789-1790) la sua prima pubblicazione, Sui basalti del Reno. Nel 1792 fu nominato assessore delle miniere a Berlino, lavoro che lasciò per dedicarsi a tempo pieno alle esplorazioni.

Dal 1799 al 1804 effettuò una celebre ed importante spedizione scientifica insieme a Bonpland nell'America Centrale e Meridionale e a Cuba, contribuendo a porre le basi della geografia fisica e della meteorologia. Fra i vari risultati ottenuti da Humboldt nel corso di questo viaggio, citiamo l'identificazione della principale corrente oceanica del Sudamerica, le ascensioni sulle Ande per studiare la relazione fra temperatura ed altezza, e la scoperta della periodicità delle piogge di meteore.

Humboldt introdusse inoltre l'uso delle isoterme nelle mappe, studiò l'origine e il percorso delle tempeste tropicali, l'aumento dell'intensità magnetica dall'equatore verso i poli, e la vulcanologia, e fece studi pionieristici sulla relazione fra ambiente geografico e distribuzione delle piante.

Nel 1808 si stabilì a Parigi e pubblicò le sue scoperte nell'opera intitolata Voyage de Humboldtet Bonpland (23 vol., 1805-1834), ma spesso successivamente pubblicata con il titolo della prima parte, Voyage aux régions équinoxiales du nouveau continent.

Nel 1827 si stabilì a Berlino su richiesta del re di Prussia. Nel 1829 effettuò una nuova spedizione di 9 mesi nel nord dell'Asia. Per studiare il magnetismo terrestre, operò per stabilire un sistema di stazioni meteorologiche nell'ambito di quella che rappresentò una delle prime collaborazioni scientifiche internazionali, fra la Russia e le colonie britanniche.

Figlio di aristocratici prussiani, Humboldt aveva vedute aperte: riteneva che il colonialismo fosse immorale, e vedeva con favore l'indipendenza delle colonie spagnole. Era anche contro la schiavitù, ed era per questo aspramente critico nei confronti degli Stati Uniti d'America, pur ammirandoli per il loro progresso scientifico.

Nella sua famosa opera Kosmos, in 5 volumi (1845-1862), Humboldt descrisse le diverse conoscenze scientifiche, dall'astronomia alla geografia, ispirandosi ad un ideale di unità della natura (ripreso esplicitamente da Edgar Allan Poe in Eureka).

Humboldt morì il 6 maggio 1859 a a Berlino.

A cura di Alberto Cappi