Premio GiovedìScienza
La ricerca parla al femminile: dall'eredità genetica alla cura per i virus, fino alle turbine e alle protesi ossee. Consegnati i riconoscimenti a quattro giovani ricercatrici.
Consegnati i riconoscimenti ai vincitori della settima edizione del Premio GiovedìScienza, la competizione nazionale che premia, oltre al merito scientifico, la capacità dei ricercatori under 35 di conquistare il pubblico con esposizioni chiare ed efficaci.
Un podio tutto al femminile, un successo, quello delle ricercatrici, ancora più marcato se si guarda alla proporzione delle 61 candidature (23 donne e 38 uomini) e dei dieci finalisti (2 donne e 8 uomini), che in entrambi i casi registrano una maggioranza di ricercatori.
Ottimo risultato per gli Atenei torinesi, che si aggiudicano il Premio GiovedìScienza e 2 dei 3 premi speciali assegnati nel corso della cerimonia che si è svolta, giovedì 10 maggio, al Centro Torino Incontra.
Tra i dieci finalisti in gara ha conquistato il gradino più alto del podio Serena Aneli dell'Università di Torino e dell'Italian Institute for Genomic Medicine; la vincitrice del Premio GiovedìScienza ha convinto la giuria, composta da cinque esperti del panorama scientifico-divulgativo e da 120 studenti delle scuole superiori torinesi, con la presentazione del progetto "L'eredità genetica di Homo Neanderthalensis: il ricordo di un amore". La ricercatrice torinese riceve in premio 5mila euro e la possibilità di presentare le sue ricerche al pubblico di GiovedìScienza, con una conferenza dedicata nella prossima edizione.
Al secondo e terzo posto sono andati rispettivamenta a Daniele Franchi dell'Istituto di Chimica dei Composti Organometallici del CNR di Firenze con "Celle solari a coloranti", e a Stefano Stassi del Politecnico di Torino con "Lo sport ti carica… le batterie".
Gli altri riconoscimenti assegnati tutti del valore di 3.000 euro:
- Premio speciale Elena Benaduce a Valeria Cagno del Dipartimento di Scienze cliniche e biomediche dell'Università di Torino (attualmente ricercatrice presso l'Università di Ginevra) con il suo progetto "Se esistesse l'equivalente virale degli antibiotici?";
- Premio Futuro a Valentina Palmieri dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, con il progetto "Sviluppo di Rivestimenti Protesici di Ossido di Grafene al fine di inibire la contaminazione batterica e migliorare la ricostruzione ossea";
- Premio Industria 4.0 a Chiara Gastaldi del Politecnico di Torino per il suo progetto "Smart design for gas turbine dampers - Occhiali magici per progettisti di turbine".
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(10 maggio 2018)