Alessandro Terracini

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1889
-
1968
)
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Alessandro Terracini

Matematico, docente di geometria analitica, ha apportato notevoli contributi nel campo della geometria differenziale proiettiva.

Alessandro Terracini Nato a Torino il 19 ottobre 1889, Alessandro Terracini frequenta gli studi universitari di Matematica in questa città, conseguendo la laurea nel luglio del 1911. Dopo un periodo di assistentato sulla cattedra di Gino Fano, partecipa alla prima guerra mondiale e a quest'epoca risalgono due suoi contributi scientifici: una variante ad un periscopio inserito nella linea fortificata intorno a Gorizia, destinata ad ampliare il campo di osservazione, e la dimostrazione di una formula utilizzata nella compilazione delle tavole di tiro.

Vinto il concorso nel 1924, Terracini tiene la cattedra di Geometria analitica a Torino fino al 1938, quando le leggi razziali lo costringono all'espatrio in Argentina: qui insegna nella Facoltà di Ingegneria dell'Università di Tucumàn e fonda la «Revista de Matemàtica y Fisica Teòrica», alla quale collaborano molti illustri matematici e fisici dell'epoca fra cui Albert Einstein. Nel febbraio del 1948 ritorna in Italia e viene reintegrato sulla cattedra. Nominato professore emerito nel 1962, Terracini muore a Torino il 2 aprile 1968.

La sua produzione scientifica spazia dalla geometria all'analisi, dall'algebra alla storia delle matematiche. Notevoli sono soprattutto i suoi contributi nel settore della geometria differenziale proiettiva, nella quale prosegue le ricerche di Corrado Segre e Guido Fubini, ma altrettanto pregevoli risultano i suoi lavori sull'incidenza degli spazi tangenti delle varietà iperspaziali, sulla geometria delle equazioni differenziali e sulle proprietà geometriche «valide in un certo ordine di approssimazione».

Socio dell'Accademia dei Lincei, dell'Accademia delle Scienze di Torino e dell'Istituto Lombardo di Scienze, Terracini riceve numerosi riconoscimenti fra cui la vice-presidenza dell'UMI, la presidenza della Uniòn Matemàtica Argentina e quella della Società Italo Argentina.

A cura di C.S. Roero