Luigi Pareyson

(
1918
-
1991
)
Letto finora

Luigi Pareyson

Nell’ateneo torinese ha insegnato dapprima estetica, dal 1945 al 1964, quindi filosofia teoretica, fino al 1984.

Luigi PareysonNato a Piasco (Cuneo) nel 1918, da genitori valdostani, dopo gli studi a Torino e un periodo a Heidelberg, nel 1939 si è laureato in filosofia con Augusto Guzzo con una tesi su Jaspers. Durante la guerra è stato professore di liceo a Cuneo e compagno di Pietro Chiodi nella Resistenza antifascista.

Libero docente a Torino dal 1945-46, dopo un breve periodo a Pavia, dove tenne l’insegnamento di Storia della filosofia nel 1951-52, a fine’52 venne chiamato dalla facoltà torinese alla cattedra di Estetica creata per lui. Nel 1964 succedette al maestro Guzzo alla cattedra di Filosofia teoretica, che tenne fino all’’84. Fondò e diresse la "Rivista di Estetica" e varie collane filosofiche; dal 1985 pubblicò, presso Mursia, un "Annuario filosofico".

I risultati della sua elaborazione critica delle tematiche dell’esistenzialismo cominciata alla fine degli anni trenta sono consegnati in La filosofia dell'esistenza e Carlo Jaspers (1940); Studi sull'esistenzialismo (1943; 1950); Esistenza e persona (1950). Altre opere: Fichte (1950); L’estetica dell’idealismo tedesco (1950), e più tardi lo Schelling (1975); Estetica. Teoria della formatività (1954); Teoria dell’arte (1965); I problemi dell’estetica (1966); Conversazioni di estetica (1966); L'esperienza artistica (1974). Verità e interpretazione (1971); Filosofia ed esperienza religiosa (1985); La filosofia e il problema del male (1986); Un "discorso temerario": il male in Dio (1988).

Si spense a Milano l’8 settembre 1991.

A cura di M.F.