Eric Wieschaus

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1947
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Letto finora

Eric Wieschaus

Biologo, basilari i suoi studi sul controllo genetico dello sviluppo embrionale, premio Nobel nel 1995.

Eric WieschausEric Wieschaus nacque nell'Indiana nel giugno del 1947, ma la sua famiglia si trasferì in Alabama a Birmingham quando Eric aveva appena sei anni. Benché questa città rappresentasse già uno dei principali centri industriali del sud, manteneva quel certo carattere provinciale che accomunava il sud. Per cui l'infanzia di Eric si è sviluppata in compagnia del fratello e delle tre sorelle in mezzo ai boschi vicino casa, spesa a collezionare rane e tartarughe prese dal lago e dagli stagni locali.

Per raggiungere l'unica scuola cattolica superiore della zona alle otto e trenta, Eric era costretto ogni mattina a prendere il pullmann alle sette meno un quarto. Benché non gli dispiacessero i corsi di matematica e scienze, Eric non si vedeva in una vera e propria carriera scientifica, amava suonare il pianoforte, leggere, ma soprattutto amava dipingere.

L'estate prima del college si recò in Kansas nell'ambito di un programma promosso dalla National Science Foundation per incoraggiare i ragazzi delle scuole superiori ad intraprendere carriere scientifiche. Per la prima volta nella sua vita, Eric si trovò in compagnia di ragazzi più svegli di lui, interessanti alle scienze e capaci di discutere di libri e di arte.

L'ambiente gli piacque e nei corsi di zoologia imparò a dissezionare gli animali. L'esperienza fu talmente positiva che Eric fu invitato anche per l'estate successiva in cui potè lavorare in un vero laboratorio di neurobiologia asportando i nervi dalle tartarughe e studiandone le reazioni agli stimoli elettrici.

Questa seconda esperienza fu sufficiente a convincerlo a intraprendere la carriera scientifica. Durante gli anni del college approfondì la biologia focalizzando il suo interesse sulla genetica dei moscerini e su come fosse possibile che una cellula fecondata originasse un animale completo. Ancora incerto sul suo avvenire si iscrisse al corso di laurea in Biologia dell'Università di Yale.

A Yale lavorò nel laboratorio di Poulson che nei primi anni quaranta aveva descritto le basi della genetica del moscerino della frutta, la Drosophila Melanogaster, e caratterizzato uno dei primi mutanti di questa caratterizzato da un fenotipo interessante ed interpretabile che riguardava lo sviluppo embrionale. Durante il secondo anno di università si spostò nel laboratorio di Gehring per imparare le tecniche per coltivare gli embrioni.

Al termine dell'università si recò a Basilea per coltivare le cellule della blastocisti della Drosophila, ma i risultati migliori Eric li ottenne osservando (con tecnologia a raggi X) che nella blastocisti di Drosophila le cellule si organizzavano in segmenti tra loro distinti ognuno dei quali era poi responsabile della formazione di qualche cosa, ad esempio di una gamba o di un'antenna. Nell'ultimo periodo a Basilea stabilì una collaborazione con Elisha van Dreusen: entrambi erano alla ricerca di mutazioni in Drosophila che sconvolgessero l'organizzazione dei segmenti della blastocisti portando un disequilibrio nella formazione dell'embrione.

Questi studi erano molto vicini a quelli di Christiane Nusslein-Volhard che lui insistette per conoscere prima di spostarsi a Zurigo.

Anche a Zurigo continuò lo stesso tipo di lavoro, stavolta studiando lo sviluppo delle strutture sessuali dimorfiche. Fu a Zurigo che Eric conobbe Trudi Schupbach che divenne prima una cara amica, poi una collaboratrice scientifica ed infine sua moglie nel 1983.

Nel 1978 ottenne il suo primo lavoro indipendente nel laboratorio europeo di biologia Molecolare ad Heidelberg. Dopo poco tempo, una posizione analoga fu offerta nello stesso posto a Cristiane Nusslein-Volhard, entrambi poterono così condurre insieme alcuni esperimenti che avevano già discusso e immaginato anni prima a Basilea.

Nel 1981 Eric rientrò a Princeton e nel 1995 gli fu assegnato il premio Nobel con Cristiane Nusslein-Volhard ed Edward Lewis.

Gran parte del suo ultimo lavoro consistette nello studio dei geni che controllano la gastrulazione e stabiliscono il primo citoscheletro dell'animale.

A cura di Laura Barberis