Storico e pubblicista, assunse nel 1921 la condirezione di "La Stampa", dalla quale fu allontanato qualche anno dopo per il suo atteggiamento antifascista. Si occupò dei temi e dei periodi più diversi operando al di fuori dell’ambiente universitario.
La produzione scientifica di Siacci è rivolta alla meccanica analitica, alla meccanica dei corpi rigidi, ai fondamenti e ai principi della meccanica razionale e soprattutto alla balistica di cui è considerato uno dei fondatori.
Medico piemontese, ebbe parte attiva nella creazione di un nuovo ospedale torinese, il S. Lazzaro e dell'ospedale oftalmico, ancora oggi conosciuto come "sperino".