Nicomede Bianchi
Storico e politico. Fu direttore capo del R. Archivio di Stato di Torino per oltre diciassette anni.
Nato a Reggio dell'Emilia nel 1816 e morto a Torino nel 1886, si laureò in medicina presso l'Università di Parma nel 1844 e negli anni successivi si perfezionò poi Vienna. Il 21 marzo 1848 fece parte del governo provvisorio istituito a Reggio.
Il 2 maggio, insieme con P. Menozzi e T. Pieroni, fece proposta al comune di Reggio di aprire una pubblica sottoscrizione per l'annessione al regno di Sardegna. La proposta fu accettata da Carlo Alberto il 21 giugno. Tuttavia quando il 10 agosto Francesco V rientrò trionfalmente in Modena, Bianchi dovette rifugiarsi in Piemonte, dove il 29 novembre ottenne la cattedra di storia e geografia nel collegio nazionale di Nizza.
Nel 1860 fece parte della commissione incaricata di compilare i regolamenti e i programmi per le scuole e gli istituti tecnici del regno sardo e venne eletto preside del Liceo Carmine di Torino. Nel 1864 fu nominato segretario generale del ministro dell'Istruzione G. Natoli. Nel dicembre 1870 fu nominato direttore capo del R. Archivio di Stato di Torino, carica che ricoprì per oltre diciassette anni e grazie alla quale fece conoscere una mole imponente di materiali aprendo la via a ricerche successive.
Nel 1881 fu nominato senatore del regno. Antimazziniano accanito e fervente ammiratore di Cavour, acquistò celebrità con la Storia documentata della diplomazia europea in Italia dall’anno 1814 all’anno 1861 (8 voll., 1865-71), che ancora oggi si consulta con profitto, soprattutto per la ricca documentazione.
A cura di M.F.