Isotta Gaeta

(
1927
-
2009
)
Letto finora

Isotta Gaeta

Giornalista, partigiana, impegnata per la libertà e la democrazia, in difesa delle donne, dei diritti civili dei detenuti e dei più deboli.

Isotta GaetaNata a Torino nel 1927 da una famiglia antifascista, Isotta Gaeta, appena sedicenne, ha militato nella 107° Brigata Garibaldi come staffetta partigiana, con il nome di battaglia di "Mira". Così spiegava la sua scelta: "La mia partecipazione alla Resistenza è stata la naturale conseguenza dell'educazione ricevuta in una famiglia antifascista provata dal carcere, dal confino, dalle privazioni. Un percorso che mi ha fatto scegliere da che parte stare con convinzione...A Torino, nel mio Borgo San Paolo, altri esempi di rivolta contro il fascismo mi venivano da famiglie come i Pajetta, i Montagnana, i Longo"
Proprio nel periodo della Resistenza ha cominciato a fare la giornalista, realizzando una sorta di rassegna stampa sulla base di notizie pubblicate da giornali o sentite alla radio. Insieme ad altri giovani antifascisti, mettendo a rischio la propria vita, distribuiva i volantini preparati in sedi improvvisate e i primi giornali clandestini.

Trasferitasi a Milano, negli anni '50 e '60, ha collaborato con numerose riviste femminili come "Vie Nuove", "Noi Donne" e "Quarto mondo".
Nel 1978 ha scritto "L'altra metà della Resistenza" con Bianca Guidetti Serra e Lydia Franceschi, valorizzando l'impegno femminile nella lotta di liberazione: "la nostra presenza nelle formazioni armate e nelle organizzazioni di massa fu decisiva per le sorti del movimento partigiano. Lottavamo anche per noi stesse, per abolire lo sfruttamento, per rivoluzionare la concezione della donna che il fascismo aveva radicato nel costume."

Si è sempre impegnata per la libertà e la democrazia, ha difeso strenuamente l'autonomia e la professionalità dei giornalisti, anche grazie al suo impegno nel sindacato di categoria "Stampa Democratica", fondato da Walter Tobagi. E' stata componente attiva della commissione Pari opportunità della Federazione nazionale Stampa Italiana – Fnsi.

Negli anni '80 è stata in prima linea come reporter per il "Corriere della Sera" e nel 1986 ha vinto il premio giornalistico Exploit con il documentario dal titolo "Invece del carcere", espressione del suo impegno nella difesa dei diritti civili dei detenuti, per garantire giustizia, equità e dignità della persona nelle carceri.

Tante le sue iniziative e partecipazioni anche a livello internazionale: negli anni '90 ha fondato e diretto la Rete italiana delle giornaliste europee e ha organizzato la prima visita di giornaliste europee in Cina, in occasione della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne; ha ideato il Coordinamento Europeo dei Circoli della Stampa ed è stata presidente del Festival Internazionale Cinematografico a regia femminile Sguardialtrove che ancora oggi si svolge annualmente a Milano.

In occasione del 62° anniversario del 25 Aprile, il Comune di Cinisello Balsamo (MI) l'ha nominata "Giornalista Partigiana della 107ª Brigata Garibaldi". E' mancata nel 2009, a 81 anni, nella sua casa di Nizza. La città di Roma ha recentemente intitolato una via a suo nome.

I suoi scritti, le sue parole testimoniano quanto la sua esperienza come partigiana abbia condizionato tutta la sua vita: "...Si concludeva il nostro secondo Risorgimento, si aprivano nuovi scenari nell'Italia liberata. Se ripenso a quella nostra storia, cosi drammatica e cosi appassionata, cosi viva nel ricordo anche dopo tanti anni, mi ripeto le parole che il giornalista francese Gabriel Peri [fucilato dai fascisti nel 1941 ] pronunciò mentre lo conducevano alla morte : E se fosse da rifare, lo rifarei"'.

 

FONTI

 

 

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre 2021