Erminio Volfango Juvalta

(
1865
-
1934
)
Letto finora

Erminio Volfango Juvalta

A Torino fu ordinario di Filosofia morale nella Facoltà di Lettere dal 1915 al 1934.

Erminio Volfango JuvaltaNato a Chiavenna, in Valtellina (SO), nel 1865, frequentò il ginnasio presso l’istituto religioso Gallio di Como, il liceo a Sondrio e l’Università a Pavia. Nel 1885 si laureò in Lettere e l’anno successivo in Filosofia discutendo con Carlo Cantoni una tesi su Spinoza. Nel 1892 conseguì la libera docenza in filosofia morale e dal 1895 cominciò a insegnare presso l’Università di Pavia con corsi liberi. A Torino giunse nel 1915 per ricoprire come ordinario la cattedra di Filosofia morale nella Facoltà di Lettere, che tenne fino al 1934.

Nel 1889 aveva cominciato a collaborare con la «Rivista italiana di filosofia» di L. Ferri, e quindi con la «Rivista filosofica» diretta da Cantoni. Sin dal primo fascicolo fece parte della redazione della «Rivista di filosofia», dove pubblicò numerosi contributi. Si spense a Torino il 5 ottobre 1934. Opere principali: Prolegomeni a una morale distinta dalla metafisica (1901); La dottrina delle due etiche di H. Spencer e la morale come scienza (1904); Il metodo dell’economia pura nell’etica (1907); Postulati etici e postulati metafisici (1909); Postulati etici e imperativo categorico (1911); Su la pluralità dei postulati di valutazione morale (1912); Il vecchio e il nuovo problema della morale (1914); I limiti del razionalismo etico (1919); Per uno studio dei conflitti morali (1927).

A cura di M.F.

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