Cesarina Monti

(
1871
-
1937
)
Letto finora

Cesarina Monti

Scienziata, esperta limnologa, docente di zoologia e anatomia comparata, 1ª donna ad ottenere una cattedra universitaria nel Regno d’Italia.

Rachel Louise Carson Cesarina Monti, più nota come Rina Monti o Rina Monti Stella, nasce nel 1871 ad Arcisate, vicino a Como. Non si hanno molte notizie della sua vita privata essendo Rina una persona molto riservata, che non partecipa alla vita mondana.
Non è impegnata nel movimento femminista, tuttavia, fin dall'inizio dei suoi studi in scienze naturali sembra determinata ad  intraprendere la carriera universitaria, pur conoscendo le difficoltà riscontrate dalle donne nel mondo accademico di fine ‘800, ambiente quasi esclusivamente maschile dominato dai pregiudizi nei confronti delle donne.
Grande curiosità e passione la porteranno a raggiungere risultati innovativi, tanto da diventare scienziata di fama internazionale e punto di riferimento nel suo campo di ricerca: la limnologia, branca dell'idrobiologia che studia le acque interne o acque continentali.

Nel 1875, dopo la morte del padre, Rina si trasferisce con la famiglia a Monza dove ottiene il  diploma superiore. Si laurea quindi a pieni voti nel 1892 in scienze naturali, all'Università di Pavia e  si dedica alla ricerca nel campo della mineralogia, pubblicando alcuni lavori sul Giornale di mineralogia, cristallografia e petrografia.(1893).
Nel 1899, a 28 anni, consegue la libera docenza in anatomia e fisiologia comparata  dopo essersi impegnata come assistente di Leopoldo Maggi, dal 1893 al 1902 nell'ateneo di Siena.
Partecipa a diversi concorsi, dimostrando una grande forza di volontà e ostinazione e nel 1907 ottiene la cattedra di zoologia e anatomia comparata dell'Università di Sassari, diventando così la prima donna a raggiungere questo traguardo: prima donna cattedratica del Regno d'Italia.
Riservata e schiva, piena di energie e idee innivative, Rina mira all'eccellenza dei suoi studi. Le sue prime ricerche, relative al sistema nervoso degli insetti, le permettono anche di mostrare le sue capacità tecniche, con la scoperta che nei muscoli degli insetti, i nervi terminano al di là della placca (Ricerche microscopiche sul sistema nervoso degli insetti).

Con il tempo il suo principale interesse diventa l'idrobiologia, un'area scientifica nuova, poco esplorata che l'affascina. Favorita dalla sua vasta preparazione (mineralogia, zoologia, fisiologia, chimica e  anatomia) e dall'entusiasmo per concetti e metodi innovativi, la professoressa Monti si dedica con successo all'attività scientifica legata alla limnologia comparata
Affronta escursioni impegnative per raggiungere laghi alpini ad alta quota sulle Alpi, con una speciale imbarcazione e uno strumento da lei inventato per prelevare i campioni da analizzare in laboratorio (il Monti net tube )
Sposata con il geologo Augusto Stella (1863-1944), professore presso i politecnici di Torino e Roma, ha 2 figlie. Una di loro, Emilia Stella (1909-1994), diventa a sua volta una nota limnologa e collabora alle ricerche della madre
Nel 1915 Rina si trasferisce da Sassari a Pavia, per ricoprire la prestigiosa cattedra di zoologia e poi anche quella di anatomia comparata. Sono gli anni difficili della guerra, segnati dalla precarietà e  dalla quasi impossibilità di trovare mezzi per la ricerca.
Nel 1924 è incaricata di curare la sezione naturalistica presso l'Università di Milano, da poco istituita, dove copre la cattedra di anatomia e fisiologia comparata della Facoltà di scienze e l'incarico del corso di biologia generale e di zoologia e anatomia comparata per gli studenti della Facoltà di medicina.

Con la collaborazione della figlia Emilia Stella, dedica gli ultimi anni della sua vita,  ai laghi trentini, in particolare al lago del Molveno (1934), e a uno studio genetico sui cladoceri, noti col nome di pulci d'acqua, che vivono per lo più nelle acque dolci di piccoli e grandi bacini.  
Lavora fino al 1936 quando il Ministero la colloca al riposo, muore a Pavia il 25 gennaio 1937.

I risultati più importanti della professoressa Monti si possono trovare nelle pubblicazioni:

Sul sito Openweb dell'Università di Pavia, si può vedere l'elenco delle principali pubblicazioni della professoressa Monti.
Nel 1938, come riconoscimento dei suoi lavori pionieristici, viene fondato l'Istituto di idrobiologia italiano di Pallanza, sulle rive del Lago Maggiore, che ha avuto come primi direttori tre allievi della professoressa Monti: Edgardo Baldi (dal 1938 al 1951), Vittorio Tonolli (dal 1951 al 1967) e Livia Pirocchi Tonolli (dal 1967 al 1985).

Bruno Schreiber la ricorda così: "Con Rina Monti la Zoologia Italiana perde un Maestro di mente equilibrata e di iniziative ed energie non comuni ; un Naturalista nel senso più lato della parola perché alle ricerche di laboratorio seppe accoppiare quelle di campagna e perchè a tutte le discipline naturali chiedeva la collaborazione per inquadrare i risultati in una più vasta e completa visione del problema biologico".

Toponomastica femminile: Cesarina Monti è ricordata da una piccola via periferica a Roma e per i suoi pregevoli studi di limnologia le è stato dedicato un laghetto antartico scoperto nel 1988 da una spedizione scientifica italiana. Pavia ha intitolato a lei una strada cittadina.

FONTI

(* Immagine tratta dal sito dell'Università di Pavia)