Cecilia Payne

(
1900
-
1979
)
Letto finora

Cecilia Payne

Astrofisica, prima donna a dirigere un Dipartimento presso l’Università di Harvard, il suo contributo alla scoperta della struttura della galassia è stato fondamentale.

Cecilia PayneCecilia Helena Payne-Gaposchkin (Wendover Inghilterra 1900 - Cambridge Massachusetts 1979), è stata la prima donna a ottenere una cattedra e poi a dirigere il Dipartimento di Astronomia presso l'Università di Harvard, pioniera in astrofisica e figura di spicco nello studio della luminosità delle stelle variabili (stelle che cambiano di luminosità) e della struttura della via lattea. Il suo lavoro relativo alle atmosfere stellari e le tecniche di ricerca che ha perfezionato per l'analisi fotografica della luce delle stelle, sono stati ampiamente utilizzati e hanno contribuito a fornire agli astronomi una migliore comprensione della composizione delle stelle. La sua è stata una vita di sacrifici e di silenzioso talento e i riconoscimenti sono arrivati tardi.

L'inizio della carriera
Nel 1919 è entrata all'Università di Cambridge (Regno Unito) per studiare botanica, fisica e chimica e nel 1923 ha completato gli studi guadagnandosi un B.A.- bachelor of arts, laurea ad indirizzo umanistico, dato che all'epoca non era previsto per le donne il riconoscimento della laurea in ambito scientifico.
Una conferenza di Arthur Eddington (importante astrofisico britannico) sulle eclissi solari, ha cambiato l'indirizzo dei suoi studi e ricerche: l'astronomia l'ha talmente affascinata da decidere di dedicarle tutta la sua vita professionale. Si è subito scontrata con le difficoltà legate al genere: al tempo non era possibile per una donna conseguire un dottorato in Inghilterra, per questo motivo con grande determinazione decide di cercare maggiori opportunità negli USA.
In Massachusetts, al Radcliffe College , un college privato di arti liberali, con stretti legami con l'Università di Harvard, è da poco attiva una borsa di studio aperta alle donne. Payne fa domanda presso l'Harvard College Observatory negli USA e nel 1925 ottiene il Ph.D. dal Radcliffe College: il primo Dottorato in Astronomia assegnato ad Harvard.
Può così continuare i suoi studi sulle stelle variabili e sulla struttura della Via Lattea, grazie anche all'immensa raccolta di fotografie di spettri stellari (decine di migliaia di immagini) dell'Università di Harvard.

Il dottorato presso l'Università di Harvard
Nella sua tesi di dottorato, intitolata "Stellar Atmospheres”, mette in discussione le conoscenze della comunità scientifica sulla composizione delle stelle.
Attraverso lo studio e la comparazione di numerosi spettri stellari, arriva alla conclusione che il componente principale del Sole e delle altre stelle non è il ferro, ma l'idrogeno, che assieme all'elio costituisce oltre il 98% della massa stellare.

Gli ostacoli dovuti al genere
Le sue scoperte sulla composizione delle stelle sono state a lungo ignorate dagli altri astrofisici.
La Comunità scientifica del tempo pensava che le stelle fossero composte principalmente dagli stessi metalli che si trovano sul nostro pianeta, in particolare il ferro. Si pensi che qualche anno dopo la sua scoperta, Henry Norris Russell arriva alle stesse conclusioni della scienziata e la cita nella sua ricerca. Nonostante questo, per molto tempo, solo Russell sarà riconosciuto come autore della scoperta.
Fino al 1937 Payne non ha avuto alcun titolo ufficiale e i suoi guadagni erano inferiori a quelli dei colleghi maschi, ma ha continuato il suo lavoro con determinazione come ricercatrice presso l'Harvard College Observatory e poi come assistente di Harlow Shapley.

Vita privata
Nel 1932, ritornata in Europa per un giro di conferenze, conosce l'astrofisico russo Sergei Gaposchkin, esiliato dalla Russia e alla ricerca di una possibilità per lasciare la Germania nazista. Payne gli offre l'opportunità di lavorare ad Harvard e due anni dopo si sposano. Hanno tre figli: Edward, Katharine e Peter.
Insieme continuano gli studi sulle stelle e sulla struttura della Via Lattea, investigando tutte le stelle variabili fino alla magnitudine 10. In quasi dieci anni, con 29 assistenti hanno osservato più di 1.250.000 stelle variabili e hanno posto le basi per i successivi lavori su di esse e sul loro utilizzo come indicatori della struttura della galassia, pubblicando i risultati nel 1938 nel libro Variable Stars

Riconoscimenti
Nel 1934 ha ricevuto il Premio Annie Cannon, destinato a donne astronomo e nel 1938, il titolo ufficiale di Astronomo all'Harvard Observatory e i corsi che teneva regolarmente da anni, sono stati riconosciuti. Ha curato i lavori pubblicati dall'Osservatorio e i lavori inviati a riviste esterne.
Solo nel 1956 ha finalmente ottenuto una cattedra ordinaria. Sempre nel 1956 è diventata la prima donna a presiedere un dipartimento dell'Università di Harvard, il Dipartimento di Astronomia.
Si è ritirata dall'insegnamento attivo nel 1966. Nel 1967 ha ottenuto il massimo riconoscimento in astronomia: il Premio Henry Norris Russell dall'American Astronomical Society e la medaglia Rittenhouse dal Franklin Institute e varie lauree ad honorem, tra le quali quella dall'Università di Cambridge.
L' asteroide 2039 è stato dedicato a lei.

Conclusione
Payne è entrata nella comunità accademica di Harvard quando le opportunità per le donne nel campo dell'astronomia erano limitate. Nonostante le sue scoperte, le è mancato il riconoscimento e uno stipendio uguale a quello dei suoi colleghi maschi. Nella vita si è sempre impegnata a favore di una parità di trattamento delle donne e il suo esempio ha ispirato molte giovani scienziate. Le sue parole ci fanno comprendere quanto sia stata affascinante e al tempo stesso faticosa la sua vita. "Essere una donna è stato un grande svantaggio. È un racconto di salari bassi, mancanza di status, progressione lenta. Ma ho raggiunto vette che non avrei mai osato immaginare cinquant'anni fa, neanche nei miei sogni. È stato un caso di sopravvivenza, di persistenza accanita."

FONTI

Risorse on-line

  • Fonte Immagine: sito GraG Gruppo astrofili Galileo Galilei

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