Antonio Scialoja
Uomo politico ed economista italiano, attivo tra Torino e Napoli.
Antonio Scialoja nacque a San Giovanni a Teduccio (Napoli) il 1° agosto 1817. Nel 1840, ancora studente, iniziò a insegnare economia politica e diritto commerciale a Napoli nello studio privato di Ruggiero de Ruggeri insieme con Pasquale Stanislao Mancini, al quale era affidato l'insegnamento di diritto penale. Nel 1841 si laureò in Giurisprudenza presso l'Università di Napoli. Nel 1844 si recò per alcuni mesi a Parigi e Londra incaricato da alcune case commerciali napoletane, entrando in rapporto, in particolare, con l'ambiente culturale parigino. Nel 1845 venne autorizzato all'insegnamento per decreto regio. Il 31 gennaio 1846 venne nominato professore di economia politica all'Università di Torino. Ivi insegnò fino al marzo 1848, quando tornò a Napoli per assumere il portafoglio dell'Agricoltura e del Commercio nel ministero liberale formato da Carlo Troja.
Nel settembre del 1849 venne arrestato e rinchiuso in carcere. Nell'ottobre del 1852 la pena venne commutata in esilio perpetuo dal Regno. Si trasferì allora a Torino dove restò fino al 1860, insegnando economia politica e diritto commerciale alla Camera di agricoltura e commercio e svolgendo varie altre attività: consultore legale dell'ufficio del catasto piemontese, rappresentante per il Piemonte al Congresso internazionale per le riforme doganali, poi segretario generale del ministro delle finanze. Alla fine del 1860 tornò a Napoli per ricoprire la carica di Ministro delle finanze nel governo dittatoriale di Giuseppe Garibaldi. Per un breve periodo insegnò anche economia pubblica all'Università di Napoli, ma dal 1860 la sua attività principale divenne quella di governo: segretario generale al Ministero dell'Agricoltura, industria e commercio nel Ministero Ricasoli nel 1861-62, consigliere della Corte dei Conti e poi senatore dal 1862, Ministro delle finanze nel Ministero Lamarmora nel 1865-66, e poi nel Ministero Ricasoli nel 1866-67, dal quale si dimise a causa della sfiducia delle Camere alla sua politica di risanamento del bilancio, Ministro della pubblica istruzione nel Ministero Lanza (1869-73). Nel 1875 venne nominato presidente onorario dell'Associazione per il progresso degli studi economici in Italia. Nel 1876 accettò l'incarico di riordinare le finanze dell'Egitto. Morì a Procida (Napoli) il 13 ottobre 1877.
A cura di R. Marchionatti