Andrea Vesalio
Medico fiammingo, rinnovò l'arte medica nel Rinascimento. Riedificò dal nulla la scienza anatomica sulla base delle sue dissezioni cadaveriche.
Medico fiammingo nato a Bruxelles nel 1515, Andrea Vesalio studia medicina a Lovanio e a Parigi per poi trasferirsi a Padova, dove è chirurgo e lettore di anatomia presso l’Università dal 1537 al 1543. Sono di questo periodo le sei tavole anatomiche Tabulae sex (1537) e il De humani corporis fabrica (1543), opera di fondamentale importanza nella storia dell’anatomia.
Si trasferisce poi in Spagna, dove diviene medico di Carlo V e di suo figlio Filippo II. Nel 1562 lascia questa carica. Morirà due anni più tardi, di ritorno da un pellegrinaggio a Gerusalemme, a causa del naufragio della sua imbarcazione.
Convinto della necessità di una convergenza tra teoria medica e osservazione diretta, Vesalio fa tesoro della sua pratica di chirurgo per proporre una nuova visione del corpo umano e dei suoi meccanismi, rompendo decisamente con l’anatomia tradizionale. E’ anche tra i primi a riconoscere l’importanza scientifica, didattica e dimostrativa delle immagini: la Fabrica è infatti corredata di tavole anatomiche di grande valore artistico e scientifico, opera di un allievo del Tiziano.
A cura di Federica Pozzi