Alessandro Volta

(
1745
-
1827
)
Letto finora

Alessandro Volta

Chimico, fisico e accademico, ideò l'elettroforo. Nel 1801 annunciò alla Royal Society l'invenzione della pila.

Alessandro VoltaIl giovane Volta, nato a Como in una famiglia dell’aristocrazia lombarda, viene avviato agli studi classici ma sviluppa presto un interesse per le scienze naturali, iniziando quelle esperienze sui fenomeni elettrici che occuperanno quasi interamente la sua attività scientifica. Al primo periodo di attività risale l’invenzione dell’elettroforo, strumento elettrostatico per accumulare cariche, e la scoperta del metano, che lo porta a studiare alcune proprietà delle miscele gassose. Nel 1776 elabora anche l’idea di comunicare tramite segnali elettrici, progettando una linea fra Como e Milano e precorrendo i tempi dell’invenzione del telegrafo.

Dopo essere stato nominato docente e direttore nelle scuole superiori di Como, nel 1778 ottiene la cattedra di Fisica sperimentale all’Università di Pavia. Negli anni successivi le sue ricerche lo portano a definire in modo corretto i concetti di capacità e tensione elettriche. Da lui prenderà il nome proprio l’unità di misura della tensione elettrica, il volt. Nella prima metà degli anni ’80 Volta compie numerosi viaggi attraverso l’Europa ed entra in contatto con le comunità scientifiche di vari paesi. Nel 1792, quando è ormai uno scienziato affermato, Volta ha notizia degli esperimenti di Galvani sull’"elettricità animale", riscontrata dal medico bolognese nelle rane da lui studiate. Volta, molto interessato a queste osservazioni, approfondisce gli esperimenti ed arriva a negare la spiegazione di Galvani, attribuendo la causa del fenomeno al contatto fra metalli diversi. Ne nasce una celebre disputa che avrà il merito di promuovere esperienze sempre più raffinate e che vedrà alla fine prevalere i sostenitori del Volta. Proprio nel corso della polemica Volta giunge a realizzare il dispositivo ora noto come "pila di Volta" usando un gran numero di dischi di ferro e di zinco alternati e separati da strati di panno inzuppato in soluzione salina. La sua invenzione viene annunciata in una lettera del 20 marzo 1800 alla Royal Society di Londra e, essendo il primo dispositivo in grado di produrre una corrente elettrica durevole, apre la via agli impieghi pratici dell'elettricità.

Dopo l’invenzione della pila, Volta interrompe quasi del tutto le sue ricerche scientifiche. Viene insignito di numerose onorificenze e ricopre vari incarichi pubblici sia sotto il regime napoleonico che alla restaurazione austriaca. Il suo carattere schivo lo spinge tuttavia nel 1819 a ritirarsi a vita privata tornando nella sua casa natale, dove morirà ad 82 anni.

Volta all'Università di Pavia

A cura di Paola Cuneo