Pipistrelli in chiesa a Casalborgone
Vengono tutelati durante il ciclo riproduttivo tra maggio ed agosto.
Un’occasione per comprendere l’importanza dei chirotteri e imparare a conoscerli: intervista e Elena Patriarca e Paolo Debernardi della Stazione Teriologica Piemontese.
Agosto 2021 - Durata: 05' 41"
Cosa ci fa una colonia di pipistrelli nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena a Casalborgone?
Si riproducono e vengono per questo tutelati fra maggio e agosto proprio in questa particolare location. Si tratta infatti di una colonia riproduttiva di chirotteri che utilizza l’edificio sacro da 50 anni, come riferiscono testimoni locali; nel 2015 la presenza della colonia è stata notata da un naturalista che per primo ne ha identificato gli esemplari come appartenenti alla specie di particolare interesse conservazionistico vespertilio smarginato (Myotis emarginatus).
Oggi è in corso un progetto finanziato dall’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese in collaborazione con la Stazione Teriologica Piemontese, l’associazione Attorno alla Ro Verda e il Comune di Casalborgone finalizzato proprio a rendere pienamente compatibile la presenza della colonia con le esigenze di conservazione e fruizione dell’edificio: il vano dedicato ai pipistrelli è stato reso più accogliente e sono stati effettuati interventi per favorire l’utilizzo, da parte degli esemplari, di accessi che evitano il passaggio nell’interno della chiesa. Il caso di Casalborgone rappresenta un esempio di tutela integrata dei beni ambientali e culturali che, nel territorio metropolitano di ritrova anche in altri edifici tra i quali, ad esempio, la Reggia di Venaria e la Fortezza di Verrua Savoia.
Se ne è parlato anche nei giorni scorsi durante una serata informativa durante la quale i chirotterologi Elena Patriarca e Paolo Debernardi della Stazione Teriologica Piemontese hanno illustrato il progetto.
Come ha spiegato Elena Patriarca, questa vicinanza tra pipistrelli e uomo richiede attenzione: se da un lato esistono disposizioni di stretta tutela dei pipistrelli che derivano dalle normative nazionali e internazionali, dall’altro lato è necessario, laddove le colonie sono presenti, di risolvere le eventuali conflittualità che possono generarsi e che sono sempre risolvibili.
Proprio in questo senso si inserisce la collaborazione tra la Città metropolitana di Torino e Stazione Teriologica Piemontese per offrire ai cittadini un servizio di consulenza e di supporto per risolvere quelle piccole conflittualità che possono generarsi in seguito alla presenza dei pipistrelli e al contempo garantire a queste specie la tutela che le normative prevedono.
Secondo Paolo Debernardi, i pipistrelli sono una parte molto rilevante della complessiva biodiversità dei mammiferi sul pianeta; su oltre 1400 specie, in Italia ce ne sono almeno 35 e 28 sono note tra Piemonte e Valle d'Aosta. Sono animali dalla biologia abbastanza complessa ed essendo grandi divoratori di insetti offrono dei servizi ecosistemi eccezionali.
Gli atteggiamenti più comuni nei confronti dei pipistrelli vanno da una fobia generalizzata e inspiegabile, a una serie di remore nell'avvicinare questi animali che appaiono brutti nell'immaginario, a leggende metropolitane trasversali in tutta Europa come credere che si attacchino ai capelli.
(9 agosto 2021)