Festival della Scienza di Genova
Quattordicesima edizione della manifestazione che avrà come parola chiave segni: mostre, laboratori, spettacoli, conferenze, incontri ed eventi speciali. A Genova dal 27 ottobre al 6 novembre.
Dal 27 ottobre al 6 novembre mostre, eventi, conferenze e spettacoli
La quattordicesima edizione del Festival della Scienza di Genova che si svolgerà dal 27 ottobre al 6 novembre, ha come parola chiave “Segni”. La scienza studia i segni che l'uomo ravvisa nella natura, ma anche la scienza è scritta con i segni di un linguaggio appropriato inventato dall'uomo. Una parola chiave che ha ispirato un programma variegato, eterogeneo e multidisciplinare. 11 giorni di mostre, laboratori, spettacoli, conferenze, incontri ed eventi speciali.
Una festa, un melting pot, un grande contenitore dove tutti possono parlare di scienza e avvicinarsi alle discipline scientifiche. Un'occasione per toccare con mano la scienza in modo efficace e divertente per stimolare l’interesse di qualsiasi fascia d’età o livello di conoscenza. Sono 484 gli animatori, fra studenti universitari e giovani ricercatori provenienti da tutta Italia, che accoglieranno i visitatori negli oltre 280 eventi in programma. Conferenze, incontri, mostre, laboratori, spettacoli ed eventi speciali, per toccare con mano la scienza in modo divertente e per stimolare l’interesse di qualsiasi fascia d’età o livello di conoscenza.
Compagnia di San Paolo si conferma anche per il 2016 principale sostenitore della manifestazione genovese alla quale prende parte curando una conferenza dal titolo “(DI)segni della cartografia di emergenza: gestire e monitorare il rischio” che si svolgerà a Palazzo Ducale venerdì 28 ottobre alle ore 18. L’incontro al quale parteciperanno Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, Piero Boccardo, direttore di ITHACA, Information Technology for Humanitarian Assistance, Cooperation and Action, Giuseppe Scellato del Politecnico di Torino e Michele Nones dell’Istituto di Affari Internazionali (IAI) di Roma, sarà un’occasione per parlare di sorveglianza del territorio partendo da Amatrice e arrivando ad analizzare l’esodo dei migranti.