Einstein pubblico, Albert privato
Il professore e divulgatore scientifico Vincenzo Barone ha dedicato un volume al prestigioso scienziato. Presentato nel corso di una conferenza tematica al Salone del Libro 2016.
Salone del libro 2016: Intervista al divulgatore scientifico Vincenzo Barone
Maggio 2016 - Durata: 02' 50"
Salone del libro 2016: Intervista al giornalista scientifico Piero Bianucci.
Maggio 2016 - Durata: 02' 50"
Ad “Einstein pubblico, Albert privato” è dedicato il libro del professore universitario e divulgatore scientifico Vincenzo Barone, presentato giovedì 12 maggio nell’Arena Bookstock del Salone del Libro, per iniziativa del Sistema Scienza Piemonte e con la partecipazione del giornalista scientifico Piero Bianucci. L’evento si è svolto a pochi giorni da un’importante dimostrazione sperimentale delle teorie einsteiniane sulle onde gravitazionali e tre giorni dopo l’interessante osservazione del passaggio di Mercurio davanti al disco solare. Fu proprio l’osservazione dell’orbita del pianeta più vicino al Sole a suggerire ad Albert Einstein l’esigenza di cercare una spiegazione teorica sull’origine delle infinitesimali variazioni nella rotazione di Mercurio intorno alla stella: era cominciata l’elaborazione che avrebbe portato il più grande scienziato del Novecento a formulare la teoria della relatività generale.
Nel libro di Barone troviamo l’Einstein scienziato, che ha costruito la visione dell’universo che conosciamo oggi e che ci consente di fruire di meraviglie tecnologiche come il laser o il Gps. Ma troviamo anche l’uomo, l’intellettuale, il filosofo, il militante pacifista e antinazista che mette in guardia il presidente statunitense Franklin Delano Roosevelt sul pericolo che la Germania hitleriana possa utilizzare a fini bellici l’energia nucleare; lo spirito libero e irriverente, che si fa fotografare con luminari della scienza e Vip della politica e dello spettacolo, ma che è anche capace di fare le linguacce davanti a un fotografo impertinente e molesto. Sono tanti gli aspetti del personaggio e sono ancora molte le implicazioni scientifiche e tecnologiche ancora inesplorate di una teoria che ha trovato le verifiche sperimentali oggi considerate definitive (ma domani, chissà…) solo negli anni ’70, grazie a illustri fisici come Tullio Regge.