Adolfo Faggi

(
1868
-
1953
)
Letto finora

Adolfo Faggi

Professore di storia della filosofia nell’Università di Torino dal 1915 al 1938.

Nato a Firenze nel 1868, Faggi studiò al liceo fiorentino Dante, dove ebbe come insegnante di filosofia Alessandro Chiappelli. Nel 1885-86 si iscrisse a filosofia e lettere nel R. Istituto di Studi superiori di Firenze e nel 1889 discusse la tesi su “La filosofia teoretica e morale dell’Incosciente di E. Hartmann”, subito pubblicata (1890). L’interesse per questo autore sarebbe durato negli anni (Esposizione del sistema hartmanniano, 1890; La religione e il suo avvenire secondo Eduardo Hartmann: saggio sulla filosofia religiosa in Germania, 1892; E. Hartmann e l’estetica tedesca, 1895; Hartmann, 1927).

Nel 1893 diventò professore straordinario di Filosofia teoretica a Palermo, incarico che comportava anche l’obbligo di tenere lezioni di Psicologia e di Logica. Nel 1895-96 venne incaricato del corso di Pedagogia a Magistero. Tenne inoltre corsi liberi di Letterature moderne comparate. Nominato ordinario nel dicembre 1897, e nel 1902 Preside della Facoltà, si trasferì a Pavia dove sostituì Luigi Credaro nella cattedra di Storia della filosofia. Inoltre ebbe l’incarico di Lingua tedesca e a Magistero di Legislazione scolastica comparata. A Torino arrivò nel 1915 per insegnare Storia della filosofia, cattedra che ricoprì fino al 1938, e a Magistero Legislazione scolastica comparata.

La sua meditazione, nella quale si fondono elementi positivistici e neokantiani (Un’antinomia dello spirito umano, 1899; Sui limiti del determinismo scientifico, 1900; Del giudizio particolare, 1913) si accentra anche su problemi di psicologia, sebbene la sua non possa considerarsi l’opera di uno psicologo in senso stretto (Fechner e la sua costruzione psicofisica, 1895; La filosofia dell’incosciente, 1891; La psicologia moderna, 1893; Nota psicologica sull'idea di numero, 1899; Per la psicologia dei sentimenti, 1990; Sul materialismo psicofisico, 1901). Numerosi i suoi contributi apparsi negli «Atti» dell’Accademia delle Scienze di Torino, nei quali l’esame psicologico sfuma in interventi a carattere letterario, pedagogico e storico-filosofico, e quelli pubblicati nella «Rivista di Filosofia», alla cui redazione Faggi collaborò fin dal primo fascicolo.

Nel 1938 si ritirò in pensione e verso la fine del ’42 si trasferì a Castrezzato, in provincia di Brescia, dove si spense il 30 marzo 1953.

A cura di M.F.