Ernest Rutherford
Un "dio" della fisica scopritore della struttura dell'atomo, premiato nel 1908 con il nobel per la chimica.
Quando nel 1911 annuncia la sua scoperta della struttura dell’atomo, Ernest Rutherford non è un novellino baciato da un lampo di genio. Nel 1908, a lui che è un fisico, hanno assegnato il premio Nobel per la chimica, “per sue le ricerche sulla disintegrazione degli elementi e la chimica delle sostanze radioattive”.
Nei primi anni della sua carriera a Cambridge nel laboratorio di J. J. Thompson, che proprio in quel periodo scopre l’elettrone, e in seguito all’Università McGill a Montreal, Rutherford ha trovato la spiegazione della natura della radioattività e ha mostrato che produce due tipi di radiazioni, da lui chiamate raggi α e β.
Di origine neozelandese, arriva in Inghilterra nel 1895 a 24 anni con una borsa di studio: la sua carriera si svolgerà tutta fuori dalla sua patria. Dopo il periodo canadese, nel 1907 torna in Inghilterra all’Università di Manchester. Qui, con i suoi assistenti Geiger e Marsden, realizza l’esperimento che gli permette di elaborare il modello atomico.
Nel 1917 raggiunge il terzo risultato importante della sua carriera: per primo riesce a trasformare un elemento chimico in un altro, in particolare l’azoto in ossigeno. L’antico sogno degli alchimisti è realizzato.
Nel 1919 torna a Cambridge, dove nel decennio successivo raccoglie intorno a sé un gruppo di ricercatori che arriverà a importanti risultati sotto la sua guida e ispirazione. Tra questi Chadwick, lo scopritore del neutrone, e Cockroft e Walton, che realizzano il primo acceleratore ad alta tensione.
Rutherford muore nel 1937. Così recitava il suo necrologio sul New York Times: “E’ dato a pochi uomini di raggiungere l’immortalità e ancora meno sono coloro a cui è concesso raggiungere l’Olimpo mentre sono in vita. A Lord Rutherford sono riuscite entrambe le cose”.
A cura di Paola Cuneo