Carlo Ignazio Giulio

(
1803
-
1859
)
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Carlo Ignazio Giulio

Uomo politico piemontese, può essere annoverato tra gli economisti di idee liberali e liberiste. È ricordato soprattutto per il suo apporto al progresso economico e sociale del Piemonte e per l'impegno profuso nell'intensificare l'istruzione tecnico-professionale.

Carlo Ignazio GiulioUomo politico ed economista di idee liberali e liberiste, nasce l'11 agosto 1803 a Torino, dove morirà il 29 giugno 1859.

Allievo di Giorgio Bidone, si laurea nel 1823 in Matematica ed Idraulica teorica e sperimentale nell'Università torinese, dove diventa presto dottore aggregato al Collegio di Matematica e docente di Meccanica razionale. È ricordato soprattutto per il suo apporto al progresso economico e sociale del Piemonte e per l'impegno profuso nell'intensificare l'istruzione tecnico-professionale.

A lui si deve l'apertura di nuove Scuole tecniche in grado di istruire sulle applicazioni pratiche della scienza all'industria, come l'Istituto tecnico fondato nel 1845, in cui si tenevano lezioni serali di Geometria, di Meccanica, di Chimica applicata alle arti, di Agraria forestale e di altre discipline, insegnate utilizzando disegni murali e modelli materiali, che costituirono il primo nucleo delle collezioni della Scuola di applicazione per gli ingegneri sorta a Torino nel 1860.

Attento all'aspetto applicativo e sperimentale, nei suoi lavori Giulio si occupa di idraulica, di fisica e di meccanica e le sue pubblicazioni più significative riguardano la posizione del baricentro di una porzione di superficie sferica, le correzioni al calcolo di F. Carlini sul valor medio della densità della terra, i risultati di esperienze da lui condotte sulla resistenza e sull'elasticità dei materiali, le leggi degli allungamenti, il confronto dei pesi specifici dei fili di ferro prodotti in Piemonte, le conferme sperimentali delle teorie di D. Poisson sulla resistenza alla torsione di verghe cilindriche, i teoremi sull'intensità di illuminazione, gli studi sulla resistenza allo stiramento delle molle elicoidali e quelli sulla resistenza dell'aria all'oscillazione dei pendoli.

Per le sue capacità pratiche e per le sue doti diplomatiche e di economista Giulio fu insignito di numerose cariche: membro della Commissione di Statistica (1840), preside di Facoltà, rettore dell'Università (1844), relatore centrale nell'Esposizione industriale di Torino (1844), membro della Camera di Commercio, della Commissione dei pesi e delle misure (1845) e del Consiglio superiore del Ministero della pubblica istruzione, senatore del Regno, commissario all'Esposizione Universale di Parigi (1855) e consigliere di Stato (1856). Fu pure socio di numerose Accademie e Società.

A cura di C.S. Roero