Quintino Sella

(
1827
-
1884
)
Letto finora

Quintino Sella

Politico, scienziato, ingegnere, alpinista e cultore appassionato d'archeologia.

Quintino SellaNato a Sella di Mosso, nel Biellese, nel 1827, egli frequentò per quattro anni il corso di matematiche nell'Università di Torino, laureandosi ingegnere idraulico nel 1847, a soli vent'anni. Nominato allievo ingegnere nel R. Corpo delle Miniere, venne inviato, insieme a Felice Giordano, dal Ministro dell'Interno Luigi Des Ambrois a Parigi per seguire un corso triennale di specializzazione presso l'Ecole des Mines.

Il soggiorno parigino e i successivi viaggi di studio in Francia, in Germania e in Inghilterra del periodo 1851-1852 sono determinanti per lo sviluppo della carriera scientifica di Quintino Sella. Infatti l'inclinazione agli studi cristallografici, dove egli in seguito portò contributi di fondamentale importanza, fu sicuramente dovuta ai rapporti con H. de Senarmont, professore di Mineralogia a Parigi. Non va inoltre dimenticata l'influenza indiretta di Amedeo Avogadro, che nel 1837 aveva pubblicato a Torino il primo volume della sua opera Fisica de' corpi ponderabili ossia Trattato della costituzione generale de' corpi , dedicato allo studio dei solidi cristallini, ove, pur non recando contributi originali, in quasi seicento pagine dà un quadro aggiornatissimo e molto chiaro di tutti i campi della Cristallografia, riportando in dettaglio sia le teorie di Haiiy che i lavori di Naumaun e di Weiss.

Il Sella, tornato a Torino nel 1852, venne nominato professore di Geometria pratica nell'Istituto Tecnico di Torino che nel 1859, grazie anche all'attivo interessamento del Sella, venne trasformato nella Scuola di Applicazione per gli ingegneri.

Ma i suoi interessi scientifici si sono proiettati in campi molto più ampi: lo spirito pratico e l'interesse nei riguardi di una divulgazione a livello tecnico-operativo lo spinsero a pubblicare due volumetti, uno sul regolo calcolatore e l'altro sul disegno assonometrico. Inoltre il Sella negli anni dell'insegnamento ricopriva anche la carica di ingegnere delle miniere: si spiega così la sua competenza in campo minerario e geologico, come risulta da alcune sue pubblicazioni; si devono ricordare la sua relazione sul modo di fare la carta geologica d'Italia, la preparazione della carta geologica del Biellese, l'inchiesta sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna e l'invenzione di una originale cernitrice elettromagnetica per il trattamento preliminare e la separazione dei minerali.

La rapida carriera politica impedì al Sella di continuare ad occuparsi, se non in modo saltuario, dei suoi studi cristallografici e mineralogici. Tenne infatti la cattedra di Mineralogia alla Scuola di Applicazione per gli ingegneri, cui era stato chiamato nel 1860, soltanto per l'anno accademico 1861-62 e poi correttamente si dimise per i suoi impegni politici: rimangono per fortuna gli appunti delle lezioni di cristallografia in una edizione litografata del 1867 e in una seconda a stampa del 1877; questi testi, adottati in molte sedi universitarie, servirono, per il loro rigore unito alla semplicità dell'esposizione, a sviluppare in Italia una solida cultura cristallografica.

Al momento della morte (1884) era Presidente dell'Accademia dei Lincei, di cui era stato attivissimo rinnovatore.

A cura di G. Rigault