Gustavo Colonnetti

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1886
-
1968
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Letto finora

Gustavo Colonnetti

Ingegnere e matematico, contribuì alla fondazione dell'Istituto di metrologia del CNR.

Gustavo ColonnettiGustavo Colonnetti nacque a Torino l'8 novembre 1886, si laureò in Ingegneria Civile nel 1908 con Camillo Guidi, presso la Scuola d'Applicazione per Ingegneri, poi in Matematica nel 1911 con Corrado Segre.

Già nel 1910 Colonnetti aveva ottenuto la libera docenza in Scienza delle Costruzioni, nel 1911 divenne professore straordinario di Meccanica Applicata alle Costruzioni e alle Macchine presso la Scuola Superiore d'Ingegneria Navale di Genova.

Nel 1914 venne chiamato alla cattedra di Meccanica Applicata alle Costruzioni dalla Scuola di Ingegneria di Pisa, della quale nel 1918 assunse la direzione, nel 1920 il professore fu chiamato al Politecnico di Torino per insegnare Meccanica Tecnica Superiore.

Direttore del Politecnico di Torino dal 1922 al 1925, Colonnetti nel 1928 fu trasferito alla cattedra di Scienza delle Costruzioni, succedendo a Camillo Guidi; esponente dell'Azione Cattolica, fu Accademico pontificio dal 1936, ma rifiutò l'iscrizione al partito fascista e per sfuggire alle persecuzioni politiche, negli ultimi anni del secondo conflitto mondiale, fu costretto ad espatriare in Svizzera. A Losanna, insieme ad altri intellettuali, fondò un campus universitario per studenti italiani rifugiati, di cui fu rettore; in esilio svolse un'intensa attività politico culturale, collaborando alla "Gazzetta ticinese", con lo pseudonimo di Etegonon.

Al termine della seconda guerra mondiale, Colonnetti fu nominato membro della Consulta in rappresentanza della Democrazia cristiana, fu deputato all'Assemblea costituente e presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), carica che mantenne fino al 1956, anno in cui venne nominato presidente onorario ed emerito del Consiglio stesso.

A lui va riconosciuto il merito della fondazione e dell'organizzazione dell'Istituto Dinamometrico Italiano di Torino (oggi Istituto di Metrologia del CNR); portano il suo nome anche il Centro Nazionale di Meccanica Agraria e il Centro di Dinamica dei Fluidi.

Colonnetti fu inoltre membro di diverse accademie: la Pontificia Accademia delle Scienze, l'Accademia Nazionale dei Lincei, l'Académie des Sciénces de l'Institut de France, l'Accademia Polacca delle Scienze, l'Accademia delle Scienze di Torino, l'Istituto Lombardo di Scienze, Lettere ed Arti.

Morì a Torino il 20 marzo 1968; di lui si ricorda la teoria del principio del minimo, che chiarì fenomeni non spiegati della teoria classica dell'elasticità e aprì la via alla tecnica del cemento precompresso nonchè l'enunciazione del "secondo principio di reciprocità".

A cura di Gabriella Bernardi