Christiaan Huygens

(
1629
-
1695
)
Letto finora

Christiaan Huygens

Fisico, matematico e astronomo olandese.

Christiaan Huygens Nasce a L’Aia da una famiglia benestante e prestigiosa, grazie alla quale ha modo di entrare in contatto fin da ragazzo con importanti uomini di scienza come Cartesio e Mersenne.

Studia matematica e legge all’Università di Leida e al Collegio di Orange a Breda; le sue prime pubblicazioni riguardano problemi di geometria.

A partire dal 1654 si dedica alle osservazioni astronomiche e al miglioramento delle lenti dei telescopi. Grazie a questa tecnica scopre la vera forma degli anelli di Saturno e ne osserva per la prima volta un satellite, Titano.

Le misurazioni astronomiche gli richiedono strumenti in grado di calcolare il tempo in modo preciso e questo porta Huygens a costruire nel 1656 il primo orologio a pendolo. In seguito sperimenta anche orologi destinati alla determinazione della longitudine in mare, problema che lo accompagnerà per tutta la vita. A questo scopo studia le proprietà della cicloide e inventa il pendolo cicloidale. L’opera più importante in cui presenta questi suoi risultati e discute le basi teoriche collegate è Horologium oscillatorium, del 1673. In questo testo illustra, oltre alla teoria del pendolo composto, importanti teoremi sulla forza centrifuga che preparano la via agli studi di Newton sull’attrazione universale.

Huygens stabilisce fitti contatti con i gruppi scientifici inglesi e nel 1663 viene eletto membro della Royal Society, fondata in quegli anni. Nel 1665 Luigi XIV gli offre una rendita per stabilirsi a Parigi e organizzare la nascente Académie Royale des Sciences. Fra il 1666 e il 1681 vive principalmente a Parigi, esclusi alcuni periodi di malattia in cui ritorna in Olanda. In questi anni dimostra la conservazione del momento negli urti, contro l’ipotesi di Cartesio, e teorizza la natura ondulatoria della luce, esposta nel suo Traité sur la lumière del 1678, in cui spiega fenomeni come la propagazione rettilinea della luce, la riflessione e la rifrazione. Questa teoria si contrappone alla teoria corpuscolare della luce di Newton e verrà offuscata proprio dall’autorevolezza acquisita da Newton. Anche Huygens ammirava profondamente il grande scienziato, sebbene si trovasse in disaccordo con diverse sue conclusioni. Le due ipotesi sulla natura della luce riceveranno a turno conferme e smentite nei secoli successivi, fino a quando, nel Novecento, si stabilirà che la luce può comportarsi sia come onda che come particella.

Dal 1681 alla sua morte Huygens vive in Olanda, tranne che per un soggiorno a Londra in cui conosce Newton, e in questo periodo si occupa, tra l’altro, della possibilità che esista vita extraterrestre.

La figura di Huygens è quella di uno scienziato che partecipa attivamente alla vita dei circoli scientifici grazie ai quali proprio in quegli anni si sviluppa la scienza moderna. I suoi ampi studi sulla meccanica, che permettono di collegare la cinematica alla dinamica, e quelli sulle onde permettono di collocarlo fra i più importanti fisici di tutti i tempi.

A cura di Paola Cuneo