Carlo Allioni

(
1728
-
1804
)
Letto finora

Carlo Allioni

Il Linneo piemontese.

Carlo AllioniDetto il «Linneo piemontese», Allioni nacque il 3 settembre 1728 a Torino e ivi morì il 30 luglio 1804. Laureatosi in medicina all'Università di Torino nel 1747, fu allievo di Giovanni Battista Caccia e collaboratore di Vitaliano Donati. Nel 1757 è tra gli studiosi e gli scienziati che sostengono la nascente Società privata torinese, più tardi sarà tesoriere della R. Accademia delle Scienze di Torino.

È nominato professore straordinario di Botanica presso l'Università di Torino nel 1760. Sotto la sua direzione (1763-1781) l'Orto botanico assunse una funzione scientifica e non più soltanto didattica: le specie salgono da 1.200 a 4.500. Inizia nel 1752 la raccolta di acquarelli di vari pittori botanici che illustrano le specie coltivate nell'Iconographia Taurinensis.

La sua opera più importante è la Flora Pedemontana (1785) che contiene la descrizione di 2.831 specie di piante del Piemonte e 92 tavole in rame di Francesco e di Pietro Peyroleri.

Allioni fu anche medico, in età ancora giovane, ottenne la carica di protomedico di Vittorio Amedeo III di Savoia. È autore di opere apprezzate sulla pellagra e sulle flegmasie esantematiche note sotto il nome di febbri miliari (Tractatio de milliarum origine, progressu, natura et curatione, 1758; Ragionamento sopra la pellagra, colla risposta del signor dottore Gaetano Strambio, 1795). Sfigmografo ed esperto farmacologo, Allioni tenta di collegare le proprietà terapeutiche con quelle fisico-chimiche (acidità, contenuto in sali) e organolettiche (odore, sapore).

A cura di M.F.