L’Università di Torino presenta Open Access Lab

Letto finora

L’Università di Torino presenta Open Access Lab

21 Marzo 2017

Un laboratorio condiviso di microscopia avanzata per vincere la sfida della competitività, tre apparecchiature condivise dai ricercatori di sei dipartimenti.

L’Università di Torino presenta Open Access Lab

Tre apparecchiature di microscopia confocale installate all'MBC di Torino e al NICO di Orbassano condivise dai ricercatori di sei dipartimenti.

Promuovere uno sviluppo razionale e condiviso di costose apparecchiature scientifiche e delle preziose risorse umane dotate delle competenze tecniche necessarie al loro corretto utilizzo. Nasce in quest’ottica Open Access Lab, il laboratorio condiviso di Microscopia avanzata che - seguendo un nuovo modello organizzativo ispirato all’ottimizzazione delle risorse - coinvolge sei dipartimenti dell’Università di Torino: Neuroscienze (capofila), Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, Oncologia, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Scienze Veterinarie e Scienze Cliniche e Biologiche.

Le nuove “grandi strumentazioni”, tre potenti microscopi confocale acquistati grazie al contributo della Compagnia di San Paolo - 750.000 euro nell'ambito della Convenzione triennale con l’Università di Torino - ma anche le macchine più avanzate già disponibili presso i Dipartimenti, saranno accessibili a tutti i ricercatori dell’ateneo torinese attraverso regole trasparenti e unificate.

Open Access Lab è stato presentato, martedì 21 marzo al Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino, dai Prof. Marcello Baricco, Vice-Rettore per la semplificazione e dal Prof. Federico Bussolino, Vice-Rettore per la ricerca scientifica. Sono intervenuti alla conferenza dipresentazione la Prof. Lorenzo Silengo del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, direttrice del Centro di Biotecnologie Molecolari, la Dott.ssa Franca Fagioli del Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo e il Prof. Alessandro Vercelli, responsabile del progetto per il Dipartimento di Neuroscienze e direttore scientifico del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell’Università degli Studi Torino.

«Si tratta di apparecchiature che permettono di svolgere complessi studi su una serie molto ampia di problemi biologici – ha sottolineato il prof. Vercelli - dall’analisi dei meccanismi di crescita e metastatizzazione tumorale allo studio delle connessioni del sistema nervoso e dei meccanismi cellulari della memoria».
Strumenti di indagine microscopica relativamente complessi come il microscopio elettronico e il microscopio confocale sono diventati indispensabili nella routine quotidiana dei laboratori di biologia. Grazie a queste macchine è possibile infatti identificare e caratterizzare strutture sempre più piccole, seguendo le modificazioni temporali in cellule viventi.
La possibilità di accedere a tecnologie di imaging microscopico di ultima generazione rappresenta dunque un elemento chiave per la competitività della ricerca svolta nei laboratori biologici. Tuttavia, al miglioramento delle potenzialità della strumentazione corrisponde un pari aumento sia della sua complessità, sia dei costi di acquisizione e gestione, rendendo difficile l’accesso a questo tipo di tecnologie da parte dei laboratori, soprattutto se di piccole dimensioni.
L’Open Access Lab nasce con l’obiettivo di risolvere queste criticità: i ricercatori potranno infatti implementare nuovi strumenti di analisi microscopica, particolarmente adatti allo studio di cellule e tessuti vivi, precedentemente non disponibili presso l'Università di Torino.

Open Access Lab: i grandi strumenti installati

Presso il Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino è stato installato un nuovo microscopio confocale di ultima generazione, particolarmente adatto all’analisi morfologica di cellule e tessuti. Inoltre, il microscopio confocale pre-esistente è stato trasformato in una stazione di analisi ottimizzata per l’osservazione, in cellule vive, di fenomeni molecolari e cellulari dinamici, che si verificano su una scala di tempi variabile da pochi millisecondi a qualche ora.

Presso il NICO - Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell’Università di Torino - con sede a Orbassano - è stata installata invece una stazione di microscopia a due fotoni, utilizzabile per l’analisi di eventi cellulari che si svolgono in tessuti viventi, a profondità non raggiungibili da altri tipi di microscopia.

Nell'ambito dello stesso programma della Compagnia di San Paolo, per la quota dedicata ai piccoli strumenti, è stato finanziato presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche di Orbassano l'acquisto di un ulteriore microscopio confocale, che sarà reso disponibile per l'utilizzo attraverso la piattaforma 'Open Access'.

Dettaglio della strumentazione acquisita con il contributo della Compagnia di San Paolo, nell’ambito della convenzione triennale con l’Università di Torino:
progetto grandi strumentazioni
-  Microscopio confocale due fotoni NIKON, installato presso il NICO di Orbassano (TO)
-  Microscopio confocale LEICA SP8, installato presso il Molecular Biotechnology Centre - MBC
-  Upgrade microscopio confocale LEICA SP5, installato presso l’MBC.

Progetto piccole strumentazioni
-  Microscopio confocale Zeiss LSM800, installato presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche, Orbassano.